L’effetto benefico della natura ti ricaricherà di nuova frizzante energia e ti rigenererà il fisico e l’anima! Il Sira Resort rilassa, diverte e ritempra in uno scenario di avvincente “sostenibilità”, tema portante, sia in termini ambientali, sia energetici sia sociali. La sostenibilità energetica è stata ricercata attraverso l’utilizzo delle risorse naturali. Un’attenta valutazione delle caratteristiche ambientali e dei fattori climatici infatti, ha suggerito l’utilizzo del sole attraverso la realizzazione di una vela fotovoltaica che produce energia sufficiente all’intero resort. Il concetto della sostenibilità si è spinto al punto di considerare l’importanza della “socialità” in un luogo di vacanza e di accoglienza. Il benessere delle persone determina il concetto di occupazione del territorio per cui la costruzione dello spazio, attraverso il disegno di strada, piazze, aree relax è pensato nel rispetto del “ genius loci” delle piccole città del sud Italia. Le Mini Suite sono distribuite tra la trama degli alberi (pini ed eucalipti), adattandosi alle condizioni ambientali, disegnando dei percorsi ben definiti e determinando una gradevole passeggiata; questo assetto planimetrico inoltre, consente alle brezze marine di incanalarsi tra gli alberi mitigando il microclima locale. Sono state utilizzate soluzioni costruttive innovative che ci permettano di affermare che i materiali dell’intero Resort agiscano selettivamente per smorzare le temperature, essendosi creato un giusto rapporto tra coibentazione ed accumulo termico, tra zone d’ombra e zone assolate che permettono di ottenere movimentazioni d’aria dovute alle differenze di temperature.
La spiaggia privata ha accesso diretto dal resort. L’ampia spiaggia di sabbia e piccoli ciottoli è bagnata dal limpido Mar Ionio. Ideale anche per famiglie con bambini piccoli. E’ possibile utilizzare canoe mono e biposto ed organizzare corsi individuali e collettivi di vela, presso il nostro circolo nautico limitrofo con i nostri istruttori.
Per gli ospiti del Sira Resort sono a disposizione intrattenimenti musicali e sportivi. Lo staff di animazione coinvolge quotidianamente gli adulti e bambini con piacevoli attività: risveglio muscolare, giochi sulla spiaggia, acquagym, tornei sportivi, corsi di ballo. La sera, musical, spettacoli teatrali, piano bar . . .
Il territorio della Basilicata è unico e ricco di fascino.
METAPONTO, divenne una delle più importanti colonie della MAGNA GRECIA. ITINERARI NATURALISTICI - Parco Nazionale del Pollino - Oasi WWF di Policoro e tanto altro ancora.
MATERA - CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019.
Matera è nota anche come città dei Sassi, proprio per la peculiarità e l'unicità del suo centro storico. Scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera, una profonda gola che divide il territorio.
Il Resort è composto da 107 mini suite in armonico accordo con l’ambiente, gli appartamenti ecologicamente concepiti e realizzati con design moderno ed arredi accurati assicurano appagante ospitalità. Le mini suite sono tutte dotate di: aria condizionata, biancheria da letto, biancheria da bagno, cassaforte, collegamento Wi-Fi, telefono interno ed ampia veranda arredata. Le cucine degli appartamenti sono corredate di stoviglie e frigo-congelatore. Non comprende la biancheria da cucina.
Il resort dispone di 14 mini suite Superior accessibili, spaziose confortevoli e sicure anche per i più piccoli, composte da:
Il resort dispone di 6 mini suite Standard accessibili, spaziose confortevoli e sicure anche per i più piccoli, composte da:
Oggi 14 febbraio 2014 a Milano, nell’ambito della BIT – Borsa Internazionale del Turismo, sono stati proclamati i vincitori della seconda edizione di Green Travel Award – Premio GIST per le eccellenze del turismo sostenibile e responsabile. Il prestigioso riconoscimento, attribuito dal Gruppo Italiano Stampa Turistica (gruppo di specializzazione della Federazione Italiana della Stampa) presieduto da Sabrina Talarico sulla base delle segnalazioni pervenute da oltre 200 soci e dagli uffici stampa che collaborano con noi, è andato quest’anno alle migliori realtà italiane della ricettività turistica, così come delineate dalla costituenda “Carta europea del turismo sostenibile e responsabile”. Per la categoria “Villaggi Eco”, Green Travel Award 2014 a: Sira Resort, Marina di Nova Siri (Matera) La giuria 2014, che ha deliberato sulla base delle segnalazioni e delle candidature sollecitate dai soci Gist, era così composta: Paolo Crespi (presidente), Diana De Marsanich, Bruno Gambacorta Elena Pizzetti, Edoardo Stucchi Le motivazioni della giuria Vacanze sempre più consapevoli, all’insegna del benessere e a impatto zero. Abbiamo scelto 5 eccellenze italiane nel campo del turismo green: luoghi da scoprire a ritmo lento, in completa sintonia con la natura. Green Travel Award 2014 – Premio Gist per le eccellenze del turismo sostenibile e responsabile Categoria: Villaggi Eco Sira Resort, Marina di Nova Siri (Matera) Un eco resort mediterraneo ai piedi della Sila Realizzato in 11 mesi salvaguardando la pineta, il Sira è un villaggio sui generis: a “impatto zero”, autosufficiente dal punto di vista energetico grazie a una grande vela fotovoltaica che produce 90mila kw/h l’anno, utilizza per le sue unità abitative mobili immerse nel verde solo legno lamellare pretrattato, coibentato e decorato con vernici eco compatibili. Unicum in Basilicata (e in buona parte del Belpaese), offre a una clientela consapevole, che comprende anche i diversamente abili, una doppia formula: residence e hotel, con prodotti e specialità della gastronomia lucana. E guarda con orgoglio e fiducia ai mercati del Nord Europa.
"Sarebbe anacronistico oggi realizzare una nuova struttura che non tenga presente la salvaguardia dell’ambiente" dichiara Nicola Rondinelli, proprietario e gestore del Sira Resort, di Marina di Nova Siri (MT), che ha trasformato un vecchio campeggio lucano con 33 anni di storia in un eco resort. " È vero che c’è un’incidenza maggiore dei costi sull'investimento iniziale, ma si riescono ad ammortizzare in pochi anni con i risparmi energetici e idrici e con l’incremento della clientela, sempre più sensibile a questo argomento, in particolare se proveniente dal Nord Europa, elemento che torna utile anche per destagionalizzare”. Così il Sira Resort - che sceglie per la partenza la commercializzazione via Alpitour - si prepara alla stagione estiva 2013, offrendo uno scenario naturale non alterato dalle tecnologie d’avanguardia che ne preservano e custodiscono voci, colori e profumi. Il tema portante è quello della sostenibilità, sia in termini ambientali che energetici e sociali. Alloggi distribuiti tra la trama degli alberi, adattandosi alle condizioni ambientali e consentendo alle brezze marine di incanalarsi mitigando il microclima locale; materiali ecocompatibili che agiscono selettivamente per smorzare le temperature; l’utilizzo del sole per produrre energia attraverso una vela fotovoltaica; la costruzione dello spazio, attraverso il disegno di strada, piazze, aree relax pensata nel rispetto del “genius loci” delle piccole città del sud Italia.
NOVA SIRI MARINA - Nell'Italia dei paradossi, questa storia rappresenta una specie di record. Succede lo scorso 24 maggio, a Stoccolma: in una convention internazionale sulla bioarchitettura, applicata alle strutture turistiche, si tirano le somme del vecchio continente. Coi Paesi scandinavi a dare l'esempio, Germania in crescita, Olanda in flessione, Spagna indietro, Italia ai livelli della Tunisia. Salvo due casi, uno a Riva del Garda l'altro a Nova Siri. E vabbè, il Trentino è il Trentino. Ma Nova Siri, cos'ha fatto per meritare questa platea di architetti e green designer provenienti da mezzo mondo? Ha realizzato il primo vero eco resort del Paese, anzi visto che Spagna, Grecia, Turchia e Croazia fanno orecchi da mercante la struttura ai piedi della Sila (ma rigorosamente in Basilicata) potrebbe essere il primo eco resort del Mediterraneo. Oltre a Stoccolma se ne parla ormai dappertutto, specie negli ambienti particolarmente sensibili al settore: ma il punto vero è che il Sira non si è fregiato di una "declinazione tanto per" - chi vuoi che venga a controllare se si tratta veramente di una struttura ecologica - ma è andato molto oltre i suoi stessi programmi. Al suo posto, soltanto lo scorso agosto, c'erano i resti di un decrepito camping. L'obiettivo della Soleado SrL (che fa parte della capofila Castroboleto SpA) era realizzare una struttura eco compatibile innanzi tutto con l'ambiente, quindi con le finanze e con la legislazione a disposizione. E invece? «Invece abbiamo bruciato le tappe - spiega Nicola Rondinelli, amministratore unico Soleado SrL - realizzandolo in soli 11 mesi. Ma non conta in quanto tempo l'abbiamo realizzato, per noi importa come». Costo dell'opera 6,6 milioni di euro, di cui solo 1,5 sono soldi pubblici (messi a disposizione dall'Unione europea), il resto tutti soldi privati. «Ci siamo indebitati con le banche - aggiunge Rondinelli - abbiamo potuto farlo, visti i tempi che corrono, solo per la nostra reputazione e il nostro passato. Altrimenti». Altrimenti non si sarebbe all'inaugurazione, avvenuta lo scorso 8 giugno di fronte a una folla incredula "sul perché". Perché proprio qui? Perché così? Con la metà della spesa sostenuta dalla Soleado SrL, abbattendo un po' di pini (quasi nessuno di quelli che esistevano è stato spostato, anzi per come sono incastrate le unità abitative sembra che gli abbiamo chiesto ) e gettando cemento a perdita d'occhio, oggi al posto del Sira oggi ci sarebbe una struttura che tempo due anni avrebbe già riportato il saldo in attivo. Invece il Sira attende a momenti la ceritificazione EcoLabel, che consente a strutture a impatto zero di fregiarsi di un circuito sociale di tutto rispetto. Quello del Nord Europa. «E' a loro che guardiamo con una certa attesa - argomenta Rondinelli - poiché sono quelli che, negli anni, hanno sviluppato una sensibilità all'argomento che noi italiani, sinceramente, non abbiamo». La copertura in pannelli fotovoltaici (realizzati dalla italo-tedesca Holzabau) del campo sportivo polivalente produce 90mila kw/h all'anno, rendendo la struttura energicamente indipendente. Tutte le unità abitative non conoscono l'offesa del cemento, a nessun livello: legno lamellare pretrattato, coibentato e decorato con vernici eco compatibili, le ha rese molto simili a casette di marzapane: quasi inoffensive rispetto al contesto (tant'è che i mobili al loro interno sono privi di formaldeide, l'essenza principale di tutti i mobili del mondo dall'Ikea in giù). Nessuno spreco: l'aria condizionata viene spenta da una finestra aperta, sono dei sensori ad avvisare che lo spreco sarebbe inutile e dannoso per la natura. La concezione del verde, manco a dirlo, pensata a tavolino: solo macchia Mediterranea, in grado di crescere al sole potente di queste parti ma anche a ombreggiature piuttosto prolungate. Il Sira eco resort, progettato da Arkiron e Antonio Acito, doveva costare 9 milioni di euro: lo ribadiamo, nessun soldo pubblico. Il costo è stato limato a 6,6, in attesa di essere portato a 107 unità abitative complessive (alcune delle quali rigirosamente destinate a diversamente abili). Per i miracoli c'è tempo, se da Stoccolma si interessano a noi mentre in Italia si continua a costruire selvaggiamente. una ragione ci sarà. Un po' come succede per le macchine (a proposito, qui quelle di servizio sono rigorosamente elettriche!), che in Italia vengono ridisegnate una infinità di volte pensando che possano essere gli optional a fare la differenza e non la loro stessa consistenza (ovunque, nel mondo, si progettano auto a idrogeno o con pannelli fotovoltaici). E per l'appunto alle macchine, va il nostro ultimo pensiero: alle ruote, prima vera scoperta dell'uomo dopo gli elementi naturali. Perché, se per qualsiasi ragione questo posto dovesse ricambiare ancora pelle negli futuri, non ci sarà bisogno di alcuna demolizione: basterà montare sotto queste casette di marzapane delle ruote (già predisposte), per portarle altrove o addirittura via. Naturalmente, a impatto zero.
"Sarebbe anacronistico oggi realizzare una nuova struttura che non tenga presente la salvaguardia dell’ambiente" dichiara Nicola Rondinelli, proprietario e gestore del Sira Resort, di Marina di Nova Siri (MT), che ha trasformato un vecchio campeggio lucano con 33 anni di storia in un eco resort. " È vero che c’è un’incidenza maggiore dei costi sull'investimento iniziale, ma si riescono ad ammortizzare in pochi anni con i risparmi energetici e idrici e con l’incremento della clientela, sempre più sensibile a questo argomento, in particolare se proveniente dal Nord Europa, elemento che torna utile anche per destagionalizzare”. Così il Sira Resort - che sceglie per la partenza la commercializzazione via Alpitour - si prepara alla stagione estiva 2013, offrendo uno scenario naturale non alterato dalle tecnologie d’avanguardia che ne preservano e custodiscono voci, colori e profumi. Il tema portante è quello della sostenibilità, sia in termini ambientali che energetici e sociali. Alloggi distribuiti tra la trama degli alberi, adattandosi alle condizioni ambientali e consentendo alle brezze marine di incanalarsi mitigando il microclima locale; materiali ecocompatibili che agiscono selettivamente per smorzare le temperature; l’utilizzo del sole per produrre energia attraverso una vela fotovoltaica; la costruzione dello spazio, attraverso il disegno di strada, piazze, aree relax pensata nel rispetto del “genius loci” delle piccole città del sud Italia.
Appena inaugurato a Nova Siri (Mt), sul mare Jonio, il Sira Resort, Oasi di Salute e Benessere completamente accessibile ed ecosostenibile. Gli appartamenti sono accessibili. Costruiti ad hoc per chi ha necessità di muoversi in carrozzina e per vivere la vacanza in piena autonomia. Possibilità di raggiungere la spiaggia in piena autonomia perchè collegata, attraverso una stradina, anch'essa accessibile, direttamente al Resort. Il resort mette a disposizione di famiglie e diversamente abili il proprio personale socio assistenziale e sanitario per una vacanza in tranquillità e senza rinunciare a nulla dei piaceri che il Sira Resort offre ai propri ospiti.Possibilità di accesso al mare e o in piscina con o senza assistenza.
- Sport assistito da personale qualificato
- Possibilità di svolgere le proprie terapie godendosi allo stesso tempo sole, mare, vacanza e relax.
- Possibilità di gite organizzate con il proprio assistente.
- Supporto all'igiene personale, alla doccia, aiuto nella deambulazione e al pasto.
- 107 mini suite immerse in una pineta di 37000 metri quadrati, spiaggia privata con accesso diretto dal resort, piscina benessere con flussi idro cervicali e lettini idro, piscina per bambini, parco giochi, sala fitness, centro estetico, anfiteatro, ristorante, bar, market, edicola, tabacchi, lavanderia e parcheggio interno.
- Il resort offre una connessione Wi-Fi gratuita sia nelle mini suite che negli ambienti comuni.
Agatha Christie o Ellery Queen. Ma forse ci vorrebbe Isaac Asimov, perché pare di entrare in una nuova dimensione. Chissà se loro riuscirebbero a capirne qualcosa.
E’ un mistero che sembra impossibile svelare. Entrate in un edificio aperto alla gente, pubblico o privato che sia, dal centro commerciale allo spazio comunale. Eccolo lì, che svetta fiero.
Anche le indicazioni lo mostrano trionfanti: è qui! Il terzo bagno. Quello per i disabili. Gli asessuati. Diversi da maschi e femmine. Per gli altri ce ne sono due, per loro no: uno e si accomodino tutti.
Edifici nuovi e vecchi, ristrutturati o appena costruiti. Non ha importanza. Lui c’è. E ce ne si fa un vanto: vedete come siamo bravi, pensiamo a tutti, anche a loro. Loro, sì. Le persone con una disabilità.
Che ne farebbero volentieri a meno. Che preferirebbero non avere strade preferenziali, ma usare quelle di tutti. Basta che queste siano utilizzabili. E allora ecco la domanda: perché?
Effettivamente, pensandoci anche solo un poco, non si comprende quale possa essere il motivo per cui si costruisce un luogo solo per chi ha disabilità: non sarebbe più semplice fare in modo che siano accessibili a tutti i consueti bagni per maschi e femmine?
“Colpa di una situazione di ignoranza paradossale”, spiega Fabrizio Vescovo, uno dei padri della legge contro le barriere architettoniche e direttore del master
“Progettare per tutti” all’Università Valle Giulia: “Da nessuna parte è scritto che deve esserci un bagno per disabili, che è un errore, ma almeno uno accessibile. C’è una lettura disattenta e sbagliata”.
Rendere accessibili i bagni divisi per sesso non porterebbe a costi più alti.
“Rendere il bagno confortevole e utilizzabile per tutti, con qualsiasi difficoltà motoria, è bello e possibile. Non è una questione di spazi o di investimenti”, dice Luigi Bandini Buti, guru italiano del “design for all”, docente al Politecnico a Milano.
Infatti, imprenditori che hanno fatto la scelta dell’accessibilità, non se ne sono pentiti: “La struttura è migliore in assoluto, non solo per chi ha disabilità. Ed è bella anche esteticamente, non solo nella fruizione.
Si amplia la possibile clientela, è un investimento positivo, conveniente per il mercato”, racconta Nicola Rondinelli, che nel villaggio turistico Sira Resort, in una Basilicata sempre più turistica, ha realizzato alloggi con servizi igienici comodi per tutti.
“Nella progettazione occorre recuperare il buon senso e dare risposte ai bisogni reali delle persone. Ci si nasconde spesso dietro le norme, ma queste sono ottime: non sono basate sui numeri, ma sulla persona.
Mettiamo al centro la persona, con la diversità di ognuno, e la bellezza. Si può, quando e se si vuole. Nella progettazione inclusiva non vi sono dettagli, tutto è importante”,
spiega Dino Angelaccio, Direttore Laboratorio accessibilità universale all’Università di Siena ed esperto di progettazione inclusiva e multisensoriale. L’accessibilità dovrebbe pretendere risposte più alte, anche nei colori e nella scelta dei materiali.
Eppure nel terzo bagno ci sono ancora maniglioni da ospedale (“Inutili e brutti”: Angelaccio), water troppo alti (“Pericolosi, per tutti, ma specie per chi deve fare il trasferimento da una carrozzina”: Vescovo; “Non servono a nulla”: Buti), lavandini troppo alti (“Almeno facciano appoggiare i gomiti a tutti”: Buti).
Quindi: non c’è una questione economica (anzi, il contrario: gli spazi accessibili in strutture per il pubblico farebbero addirittura guadagnare, aumentando la ricettività); non si tratta di problemi strutturali; non ci sono elementi estetici negativi. Nulla. Il mistero si infittisce, allora. Vediamo se qualcuno lo ha risolto nella pratica. Autogrill Villoresi, poco oltre Milano sulla autostrada che porta ai laghi lombardi. Ha fatto dell’accessibilità il suo fiore all’occhiello. Perché l’accessibilità vuol dire luoghi per tutti, non riguarda solo la disabilità. Fra coloro che lo hanno ideato c’è Bandini Buti, ma anche Andrea Stella, velista paraplegico, che gira l’Italia e il mondo a mostrare il mare senza barriere, con il suo catamarano completamente accessibile, adatto a ogni condizione, non solo di mare e vento, ma anche delle persone. Oltre a posteggi per disabili e famiglie, banconi e tavoli in cui non ci sono problemi per chi è in carrozzina, ecco i bagni. Orrore, ce ne sono tre. Vuoi vedere che anche Buti e Stella ci sono cascati? Eh no. I bagni per maschi e femmine hanno postazioni normali, L e XL, per tutti. Ci sono water più piccoli e ribassati, per i più piccoli, anche di statura, non solo di età. Lo stesso per i lavandini. Ma allora perché quel bagno a parte? “Serve per situazioni speciali”, spiega Bandini Buti. Il papà che accompagna la figlia piccola in bagno, dove deve andare? O la mamma con un bimbo? La società è cambiata. Ci sono anche i papà a utilizzare i fasciatoi. Ecco un luogo pulito e accogliente. Non solo. Le persone che aiutano anziani e anziane, anche per lavoro, dove lo accompagnano quando sono di sesso diverso? In aeroporti e stazioni, dove sono sempre più i luoghi di culto inter religiosi, chi è di religione islamica deve avere la possibilità di svolgere l’abluzione dei piedi. Ecco dove porre il lavapiedi. E magari anche il bidet, che sta lentamente scomparendo dai bagni degli edifici per il pubblico. Eppure il primo è conservato ancora alla reggia di Caserta.
Svelato il mistero: terzo bagno sia. Ma non per chi ha disabilità. E nemmeno per le persone transessuali, come qualcuno vuole, e non solo negli States, dove Obama ha indicato che nelle scuole gli studenti usino i bagni che vogliono scegliendo in base alla loro identità di genere e non al sesso anatomico. Il bagno mostra come cresce la società. E come avanza la civiltà.
Le prenotazioni, previa richiesta di disponibilità per i periodi prescelti, possono essere effettuate tramite: modulo richiesta on-line, e-mail oppure telefono. Alla prenotazione, se confermata, si devono comunicare le generalità dei componenti del nucleo che occuperà la mini suite e occorre versare la caparra pari al 40% dell’importo dei servizi prenotati entro 7 giorni dall’atto della prenotazione tramite le seguenti modalità:
Soleado S.r.l.
CREDITO COOPERATIVO MEDIOCRATI SOC. COOP. A R.L. – filiale di Rocca Imperiale
IBAN: IT 30 U 07062 80890 000000004583
BIC: ICRAITRRTI0
CAUSALE: Nominativo + numero prenotazione
Soleado S.r.l. – Via Giulietta degli Spiriti s.c. – 75020 NOVA SIRI (Mt)
CAUSALE: Nominativo + numero prenotazione
Al ricevimento del suddetto importo, la Direzione invierà al cliente la conferma della prenotazione tramite e-mail. All’arrivo (e/o ad inizio del soggiorno) dovrà essere depositato il restante 60% del costo dei servizi prenotati. Il saldo, previo conguaglio dei servizi usufruiti, all’uscita (e/o termine del periodo di soggiorno).
Il mancato pagamento delle somme, nei termini di cui sopra, costituisce clausola risolutiva espressa tale da determinare, da parte della Direzione, la risoluzione di diritto del relativo contratto.
La rinuncia al soggiorno comporta l’obbligo per il partecipante prenotato di versare al Resort una penale calcolata sull'importo dell’intero soggiorno secondo le seguenti condizioni:
- In caso di disdetta fino al 14° giorno prima della data d’arrivo, la cancellazione è gratuita.
- In caso di disdetta dal 13° giorno prima della data di arrivo in poi, la cancellazione prevede una penale pari al 40% dell’importo totale del soggiorno (caparra confirmatoria).
Chi interromperà il soggiorno, sarà comunque tenuto al pagamento dell’importo totale del soggiorno.
Il rinunciatario, non potrà farsi sostituire da altra persona, se non concordandolo prima con la direzione del resort. In caso di ritardato arrivo l’unità abitativa resterà a disposizione del cliente fino alle ore 12:00 del giorno successivo a quello previsto, salvo sua preventiva comunicazione; oltre tale termine la Direzione avrà il diritto di ritenere disdetta l’unità abitativa. In caso di partenza anticipata rispetto alla data indicata nella prenotazione e/o concordata non si ha diritto ad alcun rimborso.