ACCESSIBILITA’: da questa parola, nasce la volontà di porre l’attenzione sul tema, un’accessibilità che non sia solo conforme o rispettosa della legge, ma un’accessibilità che sappia essere funzionale, efficiente, comoda e soprattutto di qualità.
Il Turismo Accessibile, indica in particolare “l’insieme di servizi, strutture e infrastrutture che permettono alle persone con esigenze speciali, la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli o difficoltà̀”.
Nella sua accezione più ampia, il Turismo Accessibile si rivolge a clienti con bisogni speciali, cioè a persone che necessitano di particolari comodità e accorgimenti per poter viaggiare e fruire delle opportunità turistiche: possono essere persone con handicap motorio (forse il più visibile, ma non sempre il più grave per chi vuole fare turismo), sensoriale o psichico, ma anche, più in generale, con disabilità fisiche, compresi gli stati patologici temporanei. Infatti “oltre all’handicap in senso stretto, tra i "bisogni speciali" rientrano a pieno titolo quelli generati dalla gravidanza e dalla prima infanzia, dalla vecchiaia inoltrata, dalle diete e da altri comportamenti individuali che influenzano fortemente il profilo della domanda”.